La pulizia del viso è un momento importante per il cliente perché è l’occasione migliore per conoscere la propria pelle, in quanto è un vero incontro di check up. Personalmente ritengo fondamentale interagire col cliente per conoscere le abitudini di vita quotidiana e le abitudini alimentari della persona al fine di eseguire il trattamento migliore e riuscire a capire nello specifico come si comporterà la pelle nel corso del tempo.

Vi domanderete perché? Le possibili risposte sono molte, tante quanti gli inestetismi. Vi posso portare un esempio: capita che alcune persone lamentino presenza di molti punti neri che provano a schiacciare senza riscontrare nessuna fuoriuscita di sebo, si vedano la pelle opaca e le creme vengano avvertite come grasse mentre la pelle rimane secca. Questo è un fenomeno comune di pollution che riscontrano coloro che usano lo scooter o che passano molto tempo in zone inquinate, in cui le polveri sottili unite agli scarti degli idrocarburi creano un pool chimico che si lega molto facilmente al sebo della pelle, creando un vero cemento dentro il poro. L’amalgama che si forma nel follicolo è di difficilissima eliminazione per questa ragione si rende necessario un trattamento di pulizia del viso professionale e dei consigli per prevenire gli esiti negativi, in questo caso dell’inquinamento, ma in generale di altre possibili cause. Ne consegue che la pulizia del viso si può eseguire correttamente se si fa un esame della pelle e un’analisi complessiva della persona, poiché è un trattamento di bellezza molto specifico, dove apparecchiature e prodotti variano secondo le esigenze dermatologiche. 

Vorrei sottolineare che in questa fase si possono consigliare i prodotti e le creme più adatte a fare prevenzione domiciliare, per mantenere gli effetti ottenuti senza dover tornare ogni settimana da un professionista.

Tra gli strumenti utilizzati nel mio centro, ritengo che il vaporizzatore sia uno strumento tutt’altro che obsoleto, infatti il solvente in natura più importante (e green), per quanto scontato, è l’acqua. Il calore unito all’acqua permette infatti di allentare i legami chimici. Nella scelta di prodotti idonei per ogni tipo di pelle, permettiamo al vaporizzatore di allentare i legami dello strato corneo e delle sostanze che necessitano di un aiuto chimico e meccanico per essere asportate, come le polveri sottili, i metalli (residui di fard) e il sebo non idrofilo. Questo macchinario non crea le teleangectasie, ma le evidenzia e può aiutare a riconoscere una rosacea. Non dilata i pori in maniera definitiva, non irrita la pelle, ma può evidenziare una dermatite a volte non visibile. Bisogna essere in grado di stabilire la distanza e il tempo. Vi ricordo che la pelle, anche dopo la detersione ospita la propria flora batterica e che un buon vaporizzatore si avvale anche di una luce ultra-violetta che aiuta a mantenere il campo della pelle igenizzato per il periodo della spremitura.